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Quando lo yoga non funziona.

  • Immagine del redattore: Linda Yoga Teacher
    Linda Yoga Teacher
  • 9 mag 2018
  • Tempo di lettura: 2 min


Ebbene sì.

Può accadere.

Nonostante spesso questa disciplina venga spesso presentata come la panacea di tutti i mali, non è vero che lo yoga funziona per tutti.

Recentemente un mio allievo ha deciso di non rinnovare la sua permanenza a studio perché a suo dire "si era stufato", o meglio la motivazione poi approfondita era che si era sfiduciato del fatto che non riusciva ancora a fare molti movimenti e che non si sentiva in linea con la classe.

Mentre lui parlava, io ripensavo sorridendo a quando, appena arrivato in Studio, la sua postura era talmente compromessa che non gli permetteva nemmeno di stare seduto a gambe incrociate, e oggi, dopo solo quattro settimane (!!) di lezioni era arrivato non solo a sedere comodamente in Sukhasana, ma anche a praticare quasi tutte le posizioni proposte in classe, compreso il Saluto al Sole A.

Eppure, nonostante l'incredibile miglioramento fisico avvenuto in pochissimo tempo, era insoddisfatto.

Ecco, questo è un caso in cui lo yoga non può funzionare.

Nel momento in cui l'allievo si concentra più sul paragone con gli altri studenti che sul percorso del proprio stato fisico e della propria personalità, significa che l'approccio con il quale si presenta sul tappetino è completamente sbagliato.

L'insegnante può ripetere mile volte di coltivare la pazienza, l'umiltà, di concedere tempo alla pratica per aprire il corpo - a volte non c'è nulla da fare, perché chi ascolta può avere la porta chiusa.

Questo è esattamente quello che intendiamo quando diciamo che l'insegnante può mostrare la strada, ma è l'allievo che poi deve imboccarla.

Non possiamo pensare che lo yoga sia una sorta di bacchetta magica con cui improvvisamente e senza fatica guariamo da tutti i nostri mali, siano essi fisici o mentali - se si viene a lezione con in mente un obiettivo, la probabilità maggiore è che la prativa non avrà successo.

E' vero, c'è un effetto potente, alcuni di noi lo sentono prima, altri devono ascoltare più attentamente, più a lungo.

Ma di certo poche lezioni non sono sufficienti ad operare alcuna trasformazione duratura, e questo vale non solo per lo yoga, ma per ogni disciplina e per ogni arte.

Lo yoga non è un'attività "passiva", un modo per occupare il tempo.

Lo yoga è una disciplina che richiede un incredibile impegno, fisico e mentale, richiede grande costanza e dedizione.

Richiede apertura, e disponibilità a mettersi in discussione.

Analizzando il caso specifico sospetto che altre motivazioni ben più "venali" si nascondano dietro al mancato rinnovo del mio simpatico allievo, e tutto sommato devo dire che è stato meglio così.

Non era pronto.

O meglio era pronto, ma per lezioni gratuite e abbonamenti scontati.....

E voi, per cosa siete pronti?




 
 
 

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